Gesti di cura per te

Quando è necessario l’antibiotico per la cura di ferite?

Impara a riconoscerlo dall’osservazione della ferita e in caso contatta il tuo medico.

Nella gestione di ferite di lieve entità, in caso di infezione batterica ricorrere agli antibiotici favorirà il processo di guarigione prevenendo eventuali complicazioni. Ora, la decisione di ricorrere agli antibiotici è una decisione importante e che deve essere presa insieme al tuo medico curante.

Ma come puoi riconoscere una ferita che si sta infettando? In questo articolo vedremo quali sono i segnali che indicano la necessità di antibiotici topici e quando è più appropriato optare invece per la terapia antibiotica sistemica, offrendo consigli pratici per una gestione ottimale delle ferite.

Forniremo inoltre un’analisi dettagliata con l’obiettivo di fornire informazioni chiare e utili che ti aiuteranno a prendere decisioni informate sulla gestione delle tue ferite e sull’eventuale utilizzo degli antibiotici topici o per via orale.


Antibiotico e ferite: quando usare antibiotici topici

L’utilizzo di antibiotici topici sulle ferite chirurgiche, destinate a guarire “per prima intenzione”, appare efficace nel ridurre il rischio di infezioni, mostrando risultati superiori rispetto all’assenza di trattamento o all’uso di antisettici topici, basandosi su evidenze di qualità moderata. 

Pertanto, un consiglio valido potrebbe essere quello di integrare il trattamento con l’applicazione di una pomata antibiotica, in aggiunta alla medicazione locale, per ferite chirurgiche. Questo approccio aiuta a creare un ambiente ottimale per la guarigione, minimizzando il rischio di complicazioni post-operatorie legate a infezioni. 

È importante, tuttavia, utilizzare gli antibiotici topici sotto la guida di un professionista sanitario, per evitare l’uso improprio e la resistenza agli antibiotici. L’uso dovrebbe essere limitato ai casi in cui effettivamente necessario, per promuovere una guarigione sicura ed efficace, rivolgiti sempre al tuo farmacista di fiducia per un consiglio.

Uso degli antibiotici per bocca e monitoraggio della ferita

Analizziamo alcuni aspetti fondamentali relativi all’uso di antibiotici sistemici come misura preventiva contro le complicanze infettive in caso di ferite.

La probabilità di infezione in ferite pulite minori o in abrasioni contaminate è generalmente molto bassa, inferiore al 5%. Pertanto, per la maggior parte delle ferite, in cui l’auto-medicazione è indicata (che rappresenta il focus del nostro articolo), l’uso di terapia antibiotica sistemica non è consigliato. Tuttavia, è cruciale raccomandare un monitoraggio attento della ferita, effettuando cambi frequenti della medicazione (cerotti per piccole ferite, cerotti in striscia, cerotti post-operatori o cerotti di sutura) anche per valutarne lo stato di guarigione.

È fondamentale infatti mantenere la ferita pulita, disinfettarla e coprirla con compressa sterile e benda di garza o elastica, cambiando la medicazione ogni giorno.

In presenza di segni locali di allarme come gonfiore, rossore, dolore, soprattutto se il dolore si irradia verso le stazioni linfonodali afferenti, che risultano aumentate di volume, si consiglia, vivamente, di consultare un medico.

Questo perché potrebbe rendersi necessaria la valutazione per una terapia antibiotica sistemica. L’attenzione a questi sintomi è essenziale per prevenire l’aggravarsi dell’infezione e garantire una corretta gestione della ferita.

Nei casi più gravi l’infezione della ferita può diffondersi nell’intero organismo, provocando la comparsa di sintomi sistemici come la febbre. Anche sintomi come nausea e diarrea potrebbe evidenziare che l’infezione dalla ferita si sia trasmessa ad altri sistemi corporei, principalmente il tratto gastrointestinale.

In ogni caso, è importante sottolineare che la decisione di iniziare un trattamento antibiotico deve basarsi su una valutazione clinica dettagliata, che consideri sia la gravità della ferita, sia i potenziali rischi di resistenza agli antibiotici.

Esistono diversi tipi di antibiotici, ognuno con modalità d’azione specifiche contro i batteri. Talvolta, un tampone della ferita. In alcuni casi, per individuare il farmaco più adatto e identificare i batteri responsabili dell’infezione, il medico potrebbe effettuare un tampone della ferita e inviarlo per analisi batteriologiche per identificare il patogeno che ha causato l’infezione e la sua sensibilità agli antibiotici, permettendo così un trattamento mirato e più efficace. Nel caso in cui le analisi batteriologiche dovessero dar esito negativo alla presenza di batteri, l’uso di antibiotici potrebbe non essere necessario.
 
Antibiotici e ferite – Conclusioni

Sebbene gli antibiotici possano essere efficaci nel trattare le infezioni nelle ferite di lieve e media entità, come abbiamo visto, la decisione di ricorrere a essi dovrebbe essere presa consultando un medico. Il professionista sanitario valuterà attentamente sia i rischi associati all’infezione della ferita, che quelli legati all’uso di antibiotici.

Con una gestione adeguata, è possibile favorire una guarigione sicura ed efficace delle ferite, promuovendo nello stesso tempo un uso responsabile degli antibiotici.

Ti ricordiamo infine che la collaborazione con il medico e con il farmacista sono fondamentali per determinare il corso d’azione più appropriato in base alle specifiche circostanze della ferita e allo stato di salute generale del paziente.

 

 


Domande Frequenti
Alcuni segnali di infezione comprendono gonfiore, rossore e dolore localizzato intorno alla ferita. Se il dolore si irradia o se compaiono sintomi sistemici come la febbre è necessario sentire un medico, che valuterà se prescriverti una terapia antibiotica.
Gli antibiotici topici sono particolarmente utili per le ferite chirurgiche che guariscono "per prima intenzione" (ossia le ferite con margini netti e lembi ravvicinati). Questo approccio riduce il rischio di infezioni e complicazioni post-operatorie, favorendo una guarigione ottimale.
È fondamentale mantenere la ferita di piccola entità pulita, disinfettata e protetta da un cerotto o da medicazioni secondarie sterili. È consigliabile effettuare cambi frequenti della medicazione e monitorare attentamente eventuali segni di infezione, consultando prontamente un medico in caso di sintomi sospetti.

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