La tallonite, o dolore al tallone, è un problema sorprendentemente comune che colpisce un gran numero di persone, con un impatto significativo sulla qualità della vita. Non si tratta solo di una questione che interessa chi pratica sport. Infatti, i runner ne sono spesso colpiti, ma è una condizione molto diffusa anche tra gli anziani.
Studi recenti stimano che circa un terzo delle persone sopra i 65 anni ne soffra, rendendo la tallonite uno dei disturbi più frequenti nella popolazione matura. Questo disturbo, insidioso e talvolta sottovalutato, tuttavia può trasformare semplici attività quotidiane come camminare o stare in piedi in vere e proprie sfide.
Con questa guida intendiamo darti un aiuto per affrontare questa problematica ma ti ricordiamo di consultare sempre il tuo medico curante per stabilire la terapia migliore per il suo trattamento.
Tallonite: cos’è e quali sono le cause?
Immagina il tuo tallone come il fulcro di ogni tuo passo. Una struttura complessa, progettata per assorbire gli urti e sostenere il peso del tuo corpo ad ogni movimento del piede. Quando questo elemento del piede si infiamma, il dolore causato, noto anche come tallonite o tallodinia, può trasformare le attività più banali, come camminare o stare in piedi, in una sfida dolorosa. Il dolore al tallone è uno dei disturbi più comuni del piede e della caviglia. Può manifestarsi in diversi punti: sotto il tallone, lungo la fascia plantare, o sul retro, dove il tendine di Achille si connette all’osso calcaneare.Le cause più comuni della tallonite
Le cause della tallonite possono essere molteplici e spesso subdole, tanto che possono colpire chiunque, dagli atleti in giovane età agli anziani. Vediamo ora, ad una ad una, tutte le cause principali di dolore al tallone:- Fascite plantare: questa è la causa infiammatoria più comune di dolore al tallone. La fascia plantare, un tessuto connettivo che corre lungo la pianta del piede, può infiammarsi a causa di un uso eccessivo o di tensioni ripetute (traumatismo sportivo, eccessivo peso etc). Il principale sintomo è un dolore acuto sotto il tallone che spesso risulta più intenso al mattino dopo il risveglio.
- Tendinite di Achille: si ha quando il tendine di Achille, il tendine più forte del corpo umano, si infiamma, provoca dolore e rigidità soprattutto nella parte posteriore del tallone. È un problema tipico degli sportivi, soprattutto di chi corre o gioca a basket.
- Borsite del calcagno: si tratta di una piccola sacca piena di liquido che agisce come un cuscinetto tra ossa, tendini e muscoli. Quando questa sacca si infiamma, provoca dolore, rossore e gonfiore nella parte posteriore del tallone. Spesso viene avvertita come una sensazione di contusione. Utilizzo di scarpe non adatte, di solette che alzano troppo il tallone o un allenamento intensivo possono tutti essere fattori scatenanti di questo tipo di infiammazione.
- Sperone calcaneare: quando la fascite plantare diventa cronica, può svilupparsi una sporgenza ossea sul tallone che sebbene non sempre dolorosa, può in alcuni casi peggiorare i sintomi. Lo sperone calcaneare è quasi sempre il risultato di un forte sovrappeso o dal sovraccarico indotto ad esempio da un lavoro che costringe a stare molte ore in piedi.
- Malattia di Sever-Blake: anche i bambini e gli adolescenti possono avere una tallonite. Infatti, soprattutto nei giovani sportivi, intense sollecitazioni sull’area di crescita del calcagno possono determinare un’irritazione che a sua volta causa un rapido accrescimento osseo. Questa condizione, che come abbiamo già evidenziato è tipica dei ragazzi che fanno sport, può causare dolore durante le attività.
Tallonite e dolore al tallone: i sintomi tipici
Il dolore al tallone, non si presenta mai nello stesso modo per tutti. Può essere un fastidio lieve e passeggero o una sensazione più intensa di dolore, in grado di condizionare ogni movimento del nostro corpo. Conoscere i sintomi principali è fondamentale per riconoscere precocemente il problema. Partiamo approfondendo il dolore sotto il tallone (nella pianta del piede). La tallonite legata alla fascite plantare è caratterizzata da un dolore centrato sotto il tallone, che spesso si manifesta come una fitta acuta nei primi momenti della giornata. È quel classico fastidio che senti appena metti piede giù dal letto o quando esci dall’auto dopo un lungo tragitto. Inizialmente, il dolore può essere lieve, ma se ignorato tende a peggiorare, trasformando ogni passo in un’impresa. Invece, quando il dolore si concentra nella parte posteriore del tallone, è spesso associato a condizioni come la tendinite di Achille o la borsite. In questi casi, il disagio può svilupparsi gradualmente, portando a sintomi che includono:- Ispessimento della pelle: la pelle nella zona può diventare più spessa e rigida;
- Arrossamento e gonfiore: l’infiammazione si manifesta visibilmente, accompagnata da una sensazione di calore;
- Dolore all’inizio dell’attività: le prime fasi di movimento, dopo un periodo di riposo, sono le più difficili, ma, con il tempo, il fastidio può persistere anche durante il cammino o correndo.


Rimedi per tallonite: come curarla?
Quando il tallone inizia a fare male, il segnale più importante che il tuo corpo ti manda è: fermati. Evitare di mettere peso sul piede colpito è fondamentale per ridurre l’infiammazione. Questo non significa immobilizzarsi completamente, ma piuttosto ridurre le attività ad alto impatto, come camminate prolungate o corsa, finché il dolore non si attenua e passa. In ogni caso vediamo quali sono ad oggi i rimedi più comuni impiegati per la cura e la gestione della tallonite.Farmaci da banco per tallonite: un aiuto per l’infiammazione
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come ibuprofene o naprossene, possono essere utili per gestire il dolore e ridurre il gonfiore e l’infiammazione nelle prime fasi. Nota: È sempre consigliabile consultare un medico o un farmacista prima di assumere farmaci.Rimedi per tallonite: la scelta delle calzature
Tra i rimedi più efficaci per contrastare i sintomi di una tallonite, c’è sicuramente la scelta delle giuste calzature. In particolare, dovresti fare attenzione quando scegli:- Inserti per scarpe: plantari ortopedici, solette o supporti per l’arco plantare possono fare una grande differenza. Questi strumenti aiutano a distribuire uniformemente il peso del corpo, riducendo la pressione sul tallone.
- Cuscinetti per il tallone in gel: questi piccoli cuscinetti sagomati si posizionano nelle scarpe per attutire l’impatto ad ogni passo. Sono un’opzione economica e facile da provare.
- Scarpe adeguate: indossare scarpe con una buona ammortizzazione e un supporto adeguato dell’arco plantare è essenziale. Evita soprattutto calzature piatte o rigide che possono aggravare il problema.
Tallonite come curarla: quando rivolgersi allo specialista?
Quando la tallonite persiste nonostante i rimedi casalinghi e le terapie conservative, è fondamentale rivolgersi a un medico specialista per valutare opzioni terapeutiche più avanzate. Queste possono includere diverse tecniche fisioterapiche e, in casi estremi, interventi chirurgici. Vediamo le terapie più comunemente impiegate:- Fisioterapia: la fisioterapia svolge un ruolo cruciale nel trattamento della tallonite. Attraverso esercizi mirati di stretching e rafforzamento, si mira a migliorare la flessibilità e la forza del piede e del polpaccio. Tecniche manuali, come il massaggio dei tessuti molli, possono ridurre l’infiammazione e il dolore. Inoltre, l’educazione posturale aiuta a correggere eventuali disallineamenti che contribuiscono al problema.
- Taping del piede: il fisioterapista potrà decidere di effettuare un taping a completamento della fisioterapia. Il taping è una tecnica che utilizza nastri adesivi specifici per sostenere e stabilizzare il piede, riducendo la tensione sulla fascia plantare e alleviando il dolore. Applicato correttamente, il taping può migliorare la funzionalità del piede durante le attività quotidiane.
- Terapia con onde d’urto extracorporee: utilizza onde sonore ad alta energia per stimolare la guarigione dei tessuti danneggiati. Questo trattamento può essere efficace nel ridurre il dolore e promuovere la rigenerazione tissutale, soprattutto nei casi di fascite plantare cronica.
- Terapia Tecar: la Tecarterapia (Trasferimento Energetico Capacitivo e Resistivo) è una tecnica che sfrutta correnti elettromagnetiche per stimolare i processi riparativi dei tessuti. Favorisce l’aumento della temperatura interna, migliorando la circolazione sanguigna e accelerando la guarigione. È particolarmente utile per ridurre l’infiammazione e il dolore associati alla tallonite.
- Intervento chirurgico: quando tutte le altre terapie risultano inefficaci, si può ricorrere alla chirurgia. L’intervento varia in base alla causa della tallonite; ad esempio, in caso di fascite plantare resistente ai trattamenti, si può procedere alla distensione della fascia plantare o alla recessione del muscolo gastrocnemio. È importante sottolineare che la chirurgia comporta rischi e richiede un periodo di riabilitazione post-operatoria.
Esercizi per tallonite: quali fare?
Gli esercizi di stretching e rafforzamento rappresentano un’arma efficace non solo per alleviare il dolore, ma anche per prevenire le ricadute. Basta qualche minuto al giorno per aiutare il piede a ritrovare flessibilità e forza. Vediamo insieme come fare.1. Stretching della fascia plantare: elasticità e sollievo
Immagina la fascia plantare come una corda che si tende sotto il piede ogni volta che cammini. Quando questa struttura si infiamma, può provocare dolore e rigidità. Lo stretching aiuta a ridurre la tensione e a rilassare la zona. Ecco come eseguire lo stretching della fascia plantare in 4 step:- siediti su una sedia e posiziona una gamba sopra l’altra;
- con una mano, afferra le dita del piede superiore e tirale delicatamente verso di te;
- dovresti sentire un allungamento lungo la pianta del piede. Mantieni la posizione per 15-30 secondi;
- ripeti l’esercizio tre volte per ciascun piede.
2. Rafforzamento dei muscoli del polpaccio: il motore del piede
Se il calcagno è il fulcro il polpaccio è il “motore” che sostiene e muove il piede. Rafforzarlo significa dare al tallone un supporto migliore, riducendo lo stress sulla fascia plantare. Ecco come eseguire degli esercizi per il rafforzamento muscolare del polpaccio:- in piedi, posiziona i piedi paralleli alla larghezza delle spalle;
- sollevati lentamente sulle punte dei piedi, mantenendo l’equilibrio;
- resta in questa posizione per qualche secondo, poi abbassati lentamente;
- esegui 2-3 serie da 10-15 ripetizioni.
3. Massaggio con pallina da tennis: rilassare e stimolare
A volte, un semplice massaggio può fare miracoli. Usare una pallina sotto il piede è un modo pratico ed efficace per alleviare la tensione e stimolare la circolazione. Vediamo come usare questo semplice strumento di uso comune per alleviare il fastidio:- siediti comodamente e posiziona una pallina da tennis (o simile) sotto la pianta del piede;
- fai rotolare la pallina avanti e indietro, applicando una leggera pressione;
- concentra il massaggio soprattutto sulla zona dolorante, ma evita di esagerare con la forza;
- massaggia ogni piede per circa 2 minuti.
Fasciatura per tallonite: a cosa serve?
Dopo questo esaustivo approfondimento su cause, sintomi e rimedi per il dolore al tallone passiamo ora alla parte più pratica, vedendo, sempre insieme al nostro esperto, come si realizza una fasciatura per la tallonite. Quando si parla di tallonite, la fasciatura del tallone è uno dei rimedi più semplici ed efficaci per alleviare il dolore e fornire supporto alla zona interessata. Questa tecnica, se eseguita correttamente, non solo riduce l’infiammazione, ma aiuta anche a stabilizzare il piede durante le attività quotidiane. Il bendaggio del tallone ha due compiti fondamentali: da una parte offre un sostegno, aiutando a stabilizzare il tallone e la fascia plantare riducendo il carico sulle zone infiammate; dall’altra offre una protezione, alleviando la pressione e impedendo quei movimenti che potrebbero peggiorare il dolore.Fasciatura tallone: come farla in 5 step
In caso di dolore, utilizzando una benda elastica adesiva, puoi stabilizzare il tallone, ridurre l’infiammazione e proteggere il piede durante le attività quotidiane. Con un po’ di pratica, potrai eseguire questa tecnica comodamente a casa. Ecco come fare una fasciatura per tallonite in 5 step:Step 1: Prepara il piede
Prima di tutto assicurati che il piede sia ben pulito e asciutto. Questo è fondamentale per garantire che la fascia aderisca correttamente alla pelle (se la pelle è umida o sudata, potrebbe compromettere la stabilità della fasciatura) e per prevenire eventuali irritazioni o infezioni cutanee.Step 2: Applica la fascia in modo graduale
Inizia dalla parte superiore del piede. Prendi una benda elastica adesiva di qualità e inizia a posizionarla partendo dalla parte più distale e superiore del piede ovvero appena sotto le dita. Avvolgi con cura l’arco plantare e porta la fascia da sopra a sotto la pianta del piede, seguendo la curva naturale dell’arco plantare. Ripeti questo movimento più volte da sopra a sotto e da davanti a dietro verso il tallone, inclinando di volta in volta di qualche grado la fasciatura in modo da ottenere una fasciatura a lisca di pesce. Questo passaggio aiuta a sostenere la fascia plantare, una delle parti più colpite dalla tallonite. Prosegui, poi, avvolgendo la benda intorno al tallone. Cerca di creare sempre una figura a “8”, mentre procedi dall’arco plantare alla parte posteriore del calcagno e del piede. Questo tipo di fasciatura ad otto, aiuta a stabilizzare il tallone e ridurre il carico sulle zone infiammate. Durante l’avvolgimento, sovrapponi leggermente ogni strato della fascia a spina di pesce, assicurandoti che l’intera area della fasciatura sia ben coperta, e che la fascia sia ben tesa. Questo al fine di garantire un supporto uniforme e confortevole.Step 3: Attenzione alla tensione
La chiave per una fasciatura al tallone efficace è trovare il giusto equilibrio nella tensione, non troppo stretta, non troppo lenta. Una fascia troppo stretta può ostacolare la circolazione, causando fastidi come intorpidimento o gonfiore. Dopo aver applicato la fascia, controlla che il piede non cambi colore o non diventi freddo. Se accade, rimuovi subito la fasciatura e ripetila con una tensione più leggera. D’altra parte, una fasciatura troppo allentata non fornirà il supporto necessario, risultando inefficace. La fascia dovrebbe aderire al piede in modo stabile, senza muoversi durante i movimenti. Un buon modo per verificare la corretta tensione è fare qualche passo dopo aver applicato la fasciatura. Se il piede si sente supportato ma non compresso, hai trovato il giusto equilibrio.Step 4: Completa la fasciatura
Una volta avvolto tutto il piede, fissa saldamente l’estremità della fascia elastica. Assicurati che non si stacchi facilmente durante le attività quotidiane. Se necessario, puoi utilizzare un piccolo pezzo di cerotto per fasciature per bloccare l’estremità. Ogni piede è diverso, quindi puoi regolare la posizione o la tensione della fascia per trovare la configurazione che ti dà maggiore sollievo. Il tuo farmacista potrà aiutarti a scegliere il giusto materiale per realizzare la fasciatura più adatta per te.Step 5: Rimuovi la fascia a fine giornata
Per evitare irritazioni o sfregamenti prolungati, togli la fasciatura prima di andare a dormire e lascia respirare la pelle. Con poche e semplici mosse, la fasciatura per la tallonite può trasformarsi in un alleato indispensabile nella gestione della tallonite, aiutando a ritrovare il piacere di camminare senza dolore. Tuttavia, se il disagio persiste, è sempre consigliabile consultare un professionista per valutare ulteriori trattamenti.Tallonite, cosa fare: consigli pratici per la gestione quotidiana
Se convivi con questa patologia, potrebbe essere utile capire come conviverci nel quotidiano. Il nostro esperto, infatti, ci ha fornito qualche ulteriore consiglio pratico per capire cosa fare quando si soffre di tallonite. Gestire la tallonite non significa solo prendersi cura dei piedi durante il giorno, ma anche adottare alcune strategie specifiche per la notte, quando il corpo è a riposo. Spesso, il modo in cui dormiamo può influire sul dolore al risveglio. Durante il sonno, i piedi tendono a rimanere in una posizione ‘a punta’ che è una posizione sicuramente naturale ma non ideale per chi soffre di tallonite. Questa postura, infatti, accorcia il tendine di Achille e la fascia plantare, causando al risveglio quella tipica fitta dolorosa al primo passo. La soluzione è adottare accorgimenti che mantengano il piede in una posizione più neutra, favorendo il rilassamento delle strutture interessate. Indossare tutori notturni è uno dei rimedi più efficaci. Questi dispositivi, progettati per mantenere il piede a un angolo di 90 gradi rispetto alla gamba, consentono di allungare dolcemente il tendine di Achille e la fascia plantare mentre dormiamo. Anche se possono sembrare ingombranti, i tutori sono un valido aiuto per ridurre il dolore mattutino e favorire una guarigione più rapida. Inizia con tutori leggeri e regolabili, facilmente reperibili in farmacia o nei negozi di articoli ortopedici. Una volta che il dolore diminuisce, potrai smettere di usarli. Se non hai un tutore notturno, un cuscino ergonomico può essere una valida alternativa. Posizionalo sotto i polpacci per sollevare leggermente i piedi, favorendo un rilassamento naturale del tallone e riducendo la pressione sulla fascia plantare. Un ultimo consiglio è quello di indossare calzini compressivi. Possono fornire un sostegno delicato al piede, migliorando la circolazione e mantenendo la fascia plantare leggermente allungata durante il sonno.Conclusioni
Affrontare la tallonite non significa solo alleviare il dolore, ma anche riconquistare il piacere di muoversi in libertà. Un intervento tempestivo e mirato, che includa esercizi di stretching, riposo adeguato e una corretta fasciatura per tallonite, può fare la differenza nella qualità della vita di chi ne soffre. E se i sintomi persistono, affidarsi a uno specialista resta sempre la scelta migliore: con pazienza, dedizione e il giusto supporto, è possibile tornare a camminare, correre e vivere senza dolore.
Domande Frequenti
In che modo la tallonite può influenzare la mia routine giornaliera?
Perché intervenire subito è importante in caso di dolore al tallone?
Camminare sulla spiaggia fa male per la tallonite?
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